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venerdì 20 gennaio 2012

Siamo ancora esseri umani ?

Oggi, 20 Gennaio 2012, guardando fuori dalla finestra mentre la natura si ribella lentamente alla stupidità umana, la nebbia e le sue nuvole ricopre di ghiaccio le nostre strade, i nostri polmoni e pensieri, coprendo il cielo come un quadro pronto ad evolversi, un mondo dove il paese dal cuore caldo viene scartato, lasciandolo morire quasi di fame, dove le case crollano come carta, una società che per tirare avanti decide di abbandonare i propri figli per strada, consapevole che qualche iena potrebbe ucciderlo, facendo così colare il suo sangue nei pensieri dei disperati, un sangue che puzza di assurdo e vergogna, mentre tutto brucia nei cuori di noi esseri, altri si godono la richezza, studiando metodi più ingeniosi per distrarci dai loro progetti, navi che affondano, omicidi, incidenti, torri che crollano, nella voce pacata dei media che non divulgano la fame e la disperazione dei commercianti, dei trasportatori, degli agricoltori e delle famiglie disoccupate, il cielo azzurro si colora di nero, il nero si colora di vendetta, perchè dentro di noi qualcosa stà nascendo, come il nostro pianeta si ribella a noi, noi ci ribelliamo a loro, come la vità si stà evolvendo, noi evolviamo insieme ad essa, ora gli esseri umani guardano avanti e sono spaventati, perchè più la vista cerca di guardare il futuro e più vedono il nulla…
Ora però le cose devono cambiare, partono dal basso e gridano, ribellandosi al sistema, dalla Sicilia si odono grida di terrore, quelle grida che vengono soffocate dalla tv e radio, grida che puoi udire solo respirando l’aria chimica che viene buttata nel cielo da anni ormai, i loro passi cominciano a camminare, e il terreno trema, il battito dei loro cuori fà vibrare le anime di tutta italia, serve il coraggio, guardati dentro e ascolta il tuo essere, restare fermi significa diventare un’inutile macchia sporca che cercheranno di eliminare per pulire e riempire le loro tasche, tutti noi dobbiamo combattere per la nostra sopravivenza, rimasti per secoli sotto torchio da chi si crede potente e vuole comandare il mondo e le nazioni, sfoggia e brilla contro il sistema che stà soffocando il nostro paese e il pianeta, distruggi i loro beni e spaventa i loro cuori, che se pur umani battono come fossero un dio, ma qui su la terra non esiste nessun dio, ed è per questo che ora tutti insieme possiamo salvarci e vivere meglio, in un mondo dove tutti hanno tutto, dove non esistono discriminazioni, un mondo dove l’essere umano deve lavorare e avere il diritto di vivere degnamente, sotto il sole pallido e il vento gelido di un pianeta in cambiamento.
Dov’è il tuo coraggio adesso? E' ora che lasci perdere i tuoi stupidi capelli, i tuoi stupidi vestiti di marca, le tue auto e i link stupidi sul tuo socialnetwork preferito, e scendi in strada insieme ai tuoi simili, inizia a lottare perchè sei un essere umano che ha bisogno di futuro e rispetto, questa è la nostra ora, questa è la nostra luna, la nostra evoluzione, è la nostra luce che ci indica il cammino, è l’immagine dove tutti sorridono e vivono felici, dove i soldi rubati tornano indietro, dove il cibo è alla portata di tutti così come i beni che ci aiutano nella nostra esistenza, faremo in modo che piangeranno sangue dai loro occhi, faremo in modo che tutto ciò che hanno creato salterà e illuminerà il loro viso, e se sarà necessario ci faremo male, perchè noi amiamo il pianeta e gli esseri viventi che ci vivono sopra, solo distruggendo e cambiando il sistema noi potremmo avere la nostra libertà, la nostra dignità e il diritto di vivere…
Se sarà necessario distruggeremo tutto, valcheremo la soglia dello sdegno, perchè nulla è più vergognoso di vedere gente che vende le proprie parti del corpo per tirare avanti ancora un altro mese…. alzati e prenditi ciò che ti spetta, questo è il 2012, la nostra guerra per la nostra libertà, uniamo i nostri cuori per un unico battito, il battito degli esseri umani.............ci ricordiamo ancora di esserlo ?!?!?!?!!?!?

mercoledì 18 gennaio 2012

Una ITALIA di SCHETTINO

Come tutti, in questi giorni ho seguito attentamente le notizie che rimbalzano intorno alla tragica vicenda dell’affondamento della Concordia. Oggi, come sicuramente la maggior parte chi segue questo blog, ho avuto modo di ascoltare la telefonata fra il capitano Francesco Schettino, e Gregorio Maria De Falco, che da terra lo redarguiva duramente, cercando di ricondurlo ai suoi doveri. Uno scontro fra una persona del tutto priva di leadership e un’altra che l’aveva assunta e la stava esercitando con decisione.
Non voglio unirmi allo sdegno di quanti stanno condannando Schettino, è troppo facile e poi non è il mio lavoro giudicare un uomo che sta già subendo e subirà le conseguenze delle sue azioni, né mi sento in diritto di puntare il dito, anche se la tentazione è tanta.
La “leadership” è un concetto sfuggente, non una caratteristica univoca, ma un insieme di risorse interiori che cooperano.
Secondo Robbins il vero leader è un vero “servitore”. Chi guida altre persone non può ignorare questa equazione, non può evitare di focalizzare la sua mente sul senso più alto della leadership, che è quello di servire parallelamente i propri obiettivi, il bene degli altri intorno a sé e un bene più alto, qualcosa che va oltre se stessi e gli altri. Può essere un ideale, un idea di futuro, una motivazione spirituale. Questa ultima motivazione è legato al desiderio di contribuire, di dare, di elargire. Di essere “al servizio”.
Oggi più che mai, per affrontare i tempi impegnativi che tutti noi stiamo vivendo, sono convinto che comprendere cosa sia la leadership e svilupparla dentro di sé sia sempre più importante a livello individuale e collettivo. Essere capaci di affrontare le sfide, vincerle, mantenere l’equilibrio, avere la forza di fare la cosa giusta e non quella conveniente, come ad esempio tornare sul ponte della nave che affonda, farà una sostanziale differenza nell’Italia che vogliamo tenere a galla e riportare a navigare il prima possibile.
Imparare ad essere più leader di noi stessi e quindi pronti a diventare leader di altri, per aiutarli più che per comandarli, sarà una delle grandi sfide di questa fase storica. Ecco perché quando osservo il Paese intorno a me e vedo quanti, davanti alla nave che affonda, sono sgomenti e confusi, non sanno che fare, accampano scuse, dicono che c’è buio e quindi non sanno da che parte andare, sento più forte la motivazione a svolgere la mia attività nella formazione, a dare un contributo alla vita di chi un giorno potrebbe trovarsi a doverla usare la sua leadership, e allora meglio che ci sia e sia forte. La leadership non è un optional! La leadership migliora le vite degli esseri umani. E più spesso di quanto si immagini, quelle vite, se c’è davvero, le può addirittura salvare.
Impararla e svilupparla, certi giorni, diavolo, mi sembra proprio un dovere che nessuno può concedersi il lusso di negare ancora.
Schettino è solo metafora di questo paese lo scrivo da piu' giorni sulla mia bacheca, esempio eclatante il nosstro Parlamento con deputati e senatori nominati dai capi partito e non dall'elettore. Gente incapace al ponte di comando il risultato è solo la nave che affonda !!!!!!!!!!!!